Icona da parete, di forma rettangolare, che raffigura la Madre del Perpetuo Soccorso. Si tratta di una copia dell'icona realizzata dall'iconografa Lia Galdiolo, a sua volta ispiratasi all'opera originale della Madonna del Perpetuo Soccorso, forse dell'iconografo cretese Andrea Rizo da Candia. Rientra nel gruppo di rappresentazioni mariane "Madre di Dio della Passione" (Amolyntos). 

L'immagine è una fine litografia incollata su legno e rifinita con foglia d'oro, mentre le aureole, le scritte e i bordi sono realizzati a mano. Il bordo interno del quadretto, incassato, divide la scena centrale dal bordo esterno, che diventa una cornice. Il gancio sul retro consente di appendere l'icona al muro. 

La Madre del Perpetuo Soccorso è a mezza figura e ha in braccio il Bambino, a cui porge la mano destra. Ai lati del capo si leggono le lettere greche MP ΘΥ (Madre di Dio), insieme all'arcangelo Michele che porta un vaso con una lancia. A sinistra, invece, trova posto l'arcangelo Gabriele con la croce e dei chiodi. Il Bambino, che guarda quanto portato da Gabriele, ha di fianco a sè una scritta che lo identifica (IC-XC) e si tiene saldo alla mano della Madre con entrambe le mani, quasi a cercare il suo aiuto. Il sandalo del piccolo è raffigurato slacciato. Lo sfondo, di color oro brillante, dona ulteriore risalto ai soggetti della rappresentazione. 

Il certificato sul retro attesta le caratteristiche di questa icona, realizzata in Grecia. 

Dimensioni: 11,5 cm (L), 14 cm (A), 2 cm (P). Peso: 145 gr.